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Attraverso le esperienze degli "italiani" giunti sulle rive del Plata, dai primi decenni del secolo XIX fino all'Unità italiana, l'autore cerca di comprendere se sia possibile verificare l'esistenza, dall'altra parte dell'oceano, di una sorta di identificazione nazionale o, perlomeno, di un senso di italianità da parte degli emigrati, giunti da quasi tutti i sette Stati in cui era politicamente e istituzionalmente divisa l'Italia prima del 1861. A questo scopo ha utilizzato le biografie e le vicende latinoamericane di figure di rilievo del Risorgimento nazionale, da Giuseppe Garibaldi a Pio IX e di tanti altri esuli, per lo più di matrice laica e repubblicana, nonché le esperienze associative italiane in Sudamerica, dalla Giovine Italia alle società mutualistiche. Ne deriva una immagine di una comunità italiana percorsa da una viva dialettica tra il mondo laico e cattolico. In modo particolare, nel volume viene affrontata la storia dei rapporti diplomatici e politici tra la Santa Sede e alcuni paesi dell'area platense, come l'Argentina e l'Uruguay, anche in relazione alla prima immigrazione italiana, attraverso documenti inediti dell'Archivio Segreto Vaticano.